L’importanza di sentirsi unici

Ottobre 28, 2018



Ero una bambina spensierata che pensava che la cosa più bella fosse stare insieme alle persone.

Poi si inizia a crescere e iniziano le prese in giro: forse perché ero robusta, forse per il mio modo di essere, forse perché non indossavo abiti firmati, forse perché ero sportiva. Potrei elencare mille motivi per cui forse non andavo bene, ma ognuno di questi mi sembrava futile e senza senso. Eppure all’epoca riuscivano a farmi dubitare di me, a farmi sentire inappropriata.

Mi deridevano, mi prendevano in giro e in certe occasioni hanno propriamente organizzato con accuratezza gesti per farmi stare male.

Fino alle superiori, per svariati eventi di questo tipo mi sono sentita in difetto: qualcosa in me non andava se mi isolavano o mi dicevano frasi crudeli, specie perché questi comportamenti non provenivano solo da coetanei ma anche da persone adulte/educatori.

I miei compagni mi consideravano diversa per il mio modo di essere e venivo additata come “la strana”. Qualche adulto come alcuni professori mi considerava fuori dagli schemi e fastidiosa per questo, ma allo stesso tempo onesta e affidabile.

Ma anche quando in certe occasioni ho assistito a delle discriminazioni verso altre persone, per fortuna mi sono sentita diversa, e quindi non sono mai riuscita a ignorare la situazione.

Un episodio che mi è rimasto particolarmente impresso nella mente è stato quando, davanti alla mia scuola, una mattina trovai sull’asfalto il cadavere di un ragazzo nigeriano e la sua bicicletta.

Chi l’aveva investito era scappato.

Mi ricordo lo shock e, anche se non lo conoscevo, ho provato un gran dispiacere.
Ricordo anche una persona che fece un commento che mi gelò il sangue: “Ma sì, che vuoi che sia, era nero”.

Rimasi sconvolta a quelle parole e risposi che era un essere umano, un ragazzo come noi che qualche ora prima era vivo.

Sì, è vero: ricevere discriminazioni di qualsiasi tipo e sentirsi sbagliati è brutto, ma tutto ciò che ho raccontato mi ha fatto capire che la persona debole non è solo chi subisce la discriminazione e ne rimane vittima, ma soprattutto chi la commette o assiste inerme.

Nonostante le brutte esperienze, amo ancora stare in mezzo alle persone, pur non sentendomi sempre a mio agio.

Basta trovare le persone e i luoghi giusti per non sentirsi giudicati ed esprimere liberamente se stessi.

Quando ciò accade, capisci quanto sia meraviglioso sentirsi diversi, e quindi unici.



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