
Storie contronarranti per l’infanzia. 7 libri per andare oltre gli stereotipi di genere
by Ylenia Parma / Giugno 22, 2020
Non si è mai troppo piccoli per imparare a decostruire gli stereotipi.
Leggere è uno degli strumenti per poterlo fare: i libri, la lettura e le narrazioni che vengono proposte a bambini e bambine influenzano il loro immaginario collettivo e contribuiscono a co-costruire il loro mondo. Per questo le storie sono uno strumento educativo importantissimo, proprio per non rinchiuderli in “gabbie di genere” che non danno spazio alle diverse rappresentazioni della realtà.
Oggi parliamo di alcuni libri per l’infanzia che hanno proprio questo scopo: abbattere gli stereotipi di genere e omolesbobitransfobici, per favorire un sentimento di inclusione e di non-discriminazione.
- I cani non sono ballerine di Anna Kemp, Sara Ogilvie

“Il mio cane non è come gli altri cani. Lui non fa le cose che i cani fanno di solito, come fare la pipì sui lampioni, o grattarsi le orecchie, o bere l’acqua del water. Il mio cane ama la musica e i chiari di luna e gli piace camminare sulla punta delle zampe. Il fatto è che il mio cane non crede di essere un cane… lui crede di essere una ballerina.”
In questo libro, consigliato dai 3 anni in su, le autrici si soffermano sul concetto di identità di genere, mandando un meraviglioso messaggio di accettazione della diversità: davvero non posso essere fuori dalla norma comune?
Età di lettura: +3
- Biancaneve e i 77 nani di Davide Calì

“77 piatti da lavare, 77 fagotti da preparare, 77 berretti da stirare… Biancaneve ne ha abbastanza e prende una decisione imprevedibile.”
Questo testo per l’infanzia, racconta la rivisitazione della favola classica di Biancaneve e i sette nani in ottica femminista, con l’obiettivo di educare al rispetto e alla parità di genere bambini e bambine, riflettendo sui ruoli domestici e di cura.
Età di lettura: +3
- Una principessa insopportabile di Martin Auer

“Rosa Rabbiosa non ha paura di niente e di nessuno: basta uno solo dei suoi poderosi strilli ed ecco che draghi e avvoltoi diventano agnellini. Inoltre, sa catturare pirati e briganti e saprà come liberare il principe azzurro. E allora, perché tutti la trovano insopportabile?”
Pubblicato negli anni ‘90, è un libro per l’infanzia meravigliosamente controcorrente, in cui viene esaltato il coraggio femminile: chi l’ha detto che le principesse sono sempre damigelle in pericolo e che non possano cavalcare i draghi per salvare il loro principe?
Età di lettura: +5
- Mi piace Spiderman… e allora? di Giorgia Vezzoli

“Cloe ha sei anni, racconta storie che la sua mamma trascrive al computer e ha una grande passione: Spiderman! È la cartella del suo personaggio preferito che ha scelto per cominciare la prima elementare. La reazione di tutti si riassume in un’unica noiosissima frase: «Ma è da maschi!»”
In questo libro edito da Settenove, l’autrice affronta il tema degli stereotipi genere nell’infanzia, in particolare la divisione culturale di giochi e colori (blu per i maschi, rosa per le femmine) che non fa altro che rinchiudere sopprimere l’espressione di genere di bambine e bambini. La domanda che vuole suscitare questo testo, è proprio questa: chi l’ha detto che esistono giochi da maschi e giochi da femmine?
Età di lettura: +5
- Ettore, l’uomo straordinariamente forte di Magali Le Huche

“Ettore, l’uomo straordinariamente forte, lavora in un circo ed è capace di cose incredibili. Ma una volta finito il suo numero, Ettore si ritira in un luogo appartato, lontano da occhi indiscreti perché vuol custodire il suo segreto… una passione sfrenata per l’uncinetto e il lavoro a maglia! La popolarità però suscita invidia, e un brutto giorno lo scherzo di due domatori invidiosi svela a tutti le sue creazioni.”
Questo testo per l’infanzia, racconta benissimo come i retaggi maschilisti possono generare discriminazione per tutti i ragazzi che non si identificano nello stereotipo di virilità dominante. È un testo che può suscitare riflessioni sul bullismo, in particolare omolesbobitransfobico, e sulla necessità di decostruire tutti gli stereotipi.
Età di lettura: +5
- Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo, Elena Favilli

“Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi.”
Non potevo non finire la selezione dei libri per l’infanzia contro gli stereotipi senza citare Storie della buonanotte per bambine ribelli.100 vite di donne straordinarie. Si tratta di un meraviglioso albo illustrato in cui le Autrici hanno raccontato, sotto forma di brevi narrazioni, le vite delle donne che hanno fatto la storia. Il fine è quello di ispirare bambine e bambini, dando rappresentatività alla figura femminile all’interno della storia: eroine, scienziate, sportive, viaggiatrici, inventrici, scrittrici, pittrici… da Frida Kahlo a Rita Levi Montalcini, per gridare a gran voce che le donne non solo le sorelle, le mogli, le madri, ma molto di più!
Età di lettura: +5
- Quante Famiglie! di Pico Floridi, Amelia Gatacre

“I bambini possono essere figli naturali, adottati, affidati; i nonni si possono scegliere, e possono essere amati anche senza legami di parentela. Perché “la famiglia più bella è una famiglia felice”, non importa come è formata!”
In questo meraviglioso albo illustrato, viene affrontato il concetto di famiglia, senza stereotipi: un viaggio all’interno della complessità delle famiglie oggi: famiglie multiculturali, omogenitoriali, ricomposte, etc. È davvero famiglia soltanto quella decretata da un legame biologico, o giuridico?
“Quante Famiglie!” tenta proprio di rispondere a questa domanda.
Età di lettura: +7
- Extraterrestre alla pari di Bianca Pitzorno

“In casa Olivieri c’è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent’anni! Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli…”
In questo celebre romanzo per ragazz, Bianca Pitzorno affronta il tema delle gabbie di genere in cui bambini e bambine sono incasellat sin dall’infanzia, con ironia e delicatezza, ma stimolando inevitabilmente la riflessione: quanti stereotipi interiorizziamo in base al nostro genere? Dev’essere davvero così?
Età di lettura: +9
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