Dear White People e il white privilege
by Ilaria Nassa / Gennaio 29, 2020
La protagonista è la studentessa Samantha White, autrice del programma radiofonico Dear White People, dove denuncia in modo satirico il privilegio che continuano a detenere gli studenti bianchi nella fittizia e prestigiosa Università di Winchester.
La black face è considerata altamente discriminante per le persone di colore: infatti, se fosse una persona nera a decidere di indossare le vesti di un personaggio famoso o storico durante una festa in maschera, non si dipingerebbe la faccia di bianco, ma indosserebbe solo gli abiti che caratterizzano quel dato personaggio.
I temi discussi nelle tre stagioni della serie sono molto complessi e per poter essere affrontati prendono ad ogni puntata il punto di vista di un personaggio diverso. Si discute non solo di politica e di giustizia, ma anche del corpo.
Il colonialismo, infatti, come ci insegna Focault nel Biopotere, si attua anche attraverso i corpi e il loro movimento nello spazio. È così che l’abbigliamento e perfino il cibo diventano temi di discussione culturali e radicali.
Vi sarà una puntata in cui vedremo Samantha e Coco Conners discutere del ruolo che la parrucca ha nella vita delle donne nere, per esempio. Coco, la studentessa migliore dell’università e ragazza molto ambiziosa, cercherà sempre, pur non rinnegando le proprie radici, di cancellare quei tratti somatici che la riportano a essere collocata in una minoranza: è sempre insieme a persone bianche, sempre perfetta.
Nella terza stagione, in particolare, il tema centrale sarà il femminismo: Joelle Brooks, amica di Samantha, dichiarerà in una puntata che, se gli uomini neri sono discriminati per la loro pelle, le donne nere sono doppiamente discriminate: sia dalla comunità bianca che dagli uomini neri stessi. E come si comporteranno tutti gli studenti, quando una ragazza bianca dichiarerà di essere stata molestata da un professore nero?
Infine, la comunità LGBT+ viene presentata non come un gruppo di persone isolate e isolanti, ma come parte della stessa diversità di cui è costituita la normale quotidianità. Lionel Higgins è, per esempio, un ragazzo gay che sperimenta la propria sessualità nel corso delle puntate, fino a innamorarsi di un ragazzo sieropositivo. Kesley Phillips è la prima lesbica stella d’oro (ovvero che non ha mai avuto rapporti sessuali con gli uomini) che indossa tacchi alti e abiti seducenti.
La serie è potente sul piano narrativo poiché, nonostante tratti di temi delicati, non perde mai la sua amara ironia e il suo dolce sarcasmo. Tutti i protagonisti sono sempre lì pronti a muoversi, a sgomitare per trovare spazio, a cercare di far ascoltare la propria voce, pur ridendo e ironizzando della discriminazione che sono costretti a subire.
Tuttavia, se abbiamo intenzione di cambiare le cose, se desideriamo un mondo più equo per tutti e tutte, dobbiamo cominciare a includere le diversità nella nostra vita, a fare parte di esse. Questo è ciò che ci comunica fortemente Dear White People.